Tutte noi sappiamo che il nostro corpo cambia durante le diverse fasi del ciclo mestruale. In particolare nei giorni che precedono le mestruazioni, la maggior parte delle donne presenta sintomatologie di diversa entità: voglia di dolci, pancia gonfia, ritenzione idrica, sbalzi d’umore,…
Spesso attribuiamo questi sintomi a generici disturbi causati dagli ormoni, spesso li sottovalutiamo. Quello che per molte di noi (circa 3 donne su 5 in media), quindi, è un disturbo fastidioso ma passeggero è per altre donne (il 2-5% delle donne in età fertile) una sindrome vera e propria che spesso non riescono a gestire in modo efficace.
Sintomi della sindrome premestruale: conoscerli per combatterli
Dobbiamo subito chiarire una cosa. Questa sindrome non significa solo mal di testa premestruale o crisi di pianto e ansia, ma una serie di sintomi che possono avere in alcuni casi notevoli ripercussioni sulla vita sociale, lavorativa e familiare di una Donna e per questo necessita di una diagnosi che permetta di agire in modo efficace.
I sintomi caratteristici della sindrome premestruale sono:
- cambiamenti di umore con irritabilità, tendenza alla depressione, aggressività
- maggior stanchezza
- crisi di pianto
- minor capacità di concentrazione
- disturbi del sonno, vera e propria insonnia o ipersonnia
- sensazione di essere sopraffatte o fuori controllo
- cefalea
- tensione mammaria
- attacchi di fame (soprattutto rivolti ai dolci)
- gonfiore e ritenzione idrica, anche con lieve aumento di peso.
Per avere una diagnosi di sindrome premestruale certa è necessario tenere un diario in cui annotare ogni mese tutti i disturbi e i disagi più frequenti. Insieme al ginecologo sarà poi possibile verificare la periodicità dei sintomi per almeno 4-5 mesi per confermare la diagnosi.
In alcuni casi la semplice sindrome si presenta come un disturbo disforico premestruale, nel quale i sintomi si verificano regolarmente nell’ultima fase del ciclo mestruale per scomparire con l’arrivo delle mestruazioni o subito dopo. In questi casi la sintomatologia è spesso molto accentuata: l’umore è molto depresso, ansia e instabilità emotiva sono più marcate, c’è completo disinteresse per le attività quotidiane. Questa situazione è in alcuni casi invalidante, estremamente dolorosa e troppo spesso sottovalutata.
Quali sono le cause della sindrome premestruale?
Le cause della sindrome premestruale possono essere molto diverse tra loro, cosa che la rende particolarmente difficile da trattare in alcuni casi.
- Una diminuzione nell’organismo di neurotrasmettitori come la serotonina. La serotonina è una sostanza in grado di trasmettere informazioni tra le cellule del cervello. Poiché è fondamentale nella regolazione del tono dell’umore, secondo alcune ricerche ha un ruolo nello sviluppo e nella gravità della sindrome premestruale.
- Un disequilibrio nel rapporto tra estrogeni e progesterone; sebbene non sia rilevabile attraverso un normale dosaggio ormonale alcuni studi rilevano che il metabolismo del progesterone risulterebbe modificato.
- Un’alterazione nella presenza e assimilazione dei sali minerali con conseguente calo di alcune sostanze, come il calcio o il magnesio, che comporta cefalea, crampi e gonfiore.
- Una predisposizione genetica.
- Altre cause endocrine come ipoglicemia, cambiamenti nel metabolismo dei carboidrati, iperprolattinemia, livelli eccessivi di aldosterone o ormone antidiuretico
Rimedi per la sindrome premestruale: movimento fisico e corretta alimentazione sono i nostri principali alleati
La sindrome premestruale è un problema molto diffuso che per alcune donne richiede l’intervento del medico o del ginecologo che dovranno intervenire attraverso accertamenti e cure specifiche. Esistono però metodi per attenuare i sintomi e migliorare la qualità di vita, sia come prima difesa contro tale sindrome, sia come supporto ai percorsi di cura eventualmente intrapresi con il proprio medico.
Perché il movimento fisico migliora la sindrome premestruale?
Il corretto movimento fisico è il primo alleato fondamentale: avere una vita attiva e combattere la sedentarietà migliora il tono dell’umore, la qualità del sonno, aiuta la circolazione e combatte la ritenzione idrica
L’esercizio fisico può migliorare la condizione di scarsa ossigenazione dei muscoli, causa del dolore, dovuta ad un respiro più veloce e affannoso e alla involontaria contrazione muscolare. L’azione di movimento muscolare muove sangue e liquidi dagli organi congestionati e aiuta a rilassarli. L’esercizio fisico quindi aiuta anche a ridurre il mal di schiena e i crampi, rinforzando i muscoli lombari e addominali.
Le donne che si esercitano regolarmente spesso riferiscono di avere periodi più corti e minor sanguinamento.
Il rilascio di endorfine durante l’attività fisica e la riduzione del cortisolo (ormone dello stress) riducono ansia e irritabilità. Il livello di progesterone aumenta ritrovando l’equilibrio tra estrogeni e progesterone che causa gli sbalzi d’umore.
L’esercizio fisico inoltre, migliora la postura, cosa positiva a prescindere dalla sindrome premestruale, ma certamente d’aiuto. Si è rilevato infatti che molte donne affette da sindrome premestruale presentano una iperlordosi lombare che peggiora i sintomi.
Ultimo beneficio, ma non per importanza, è il notevole miglioramento nella condizione psicologica, diretta conseguenza di una salute migliore, ma anche per la consapevolezza di aver avuto un ruolo attivo nel miglioramento della propria qualità di vita, di esserci riuscite, di aver centrato l’obiettivo.
Un’alimentazione corretta e sana contro la sindrome premestruale
Modificare le proprie abitudini alimentari è il passo successivo verso un nuovo stato di benessere durante tutto il ciclo.
Ci sono sostanze che tendono ad aumentare infiammazioni, contratture, stati di tensione e ritenzione idrica. Sale, alcol e caffè sono sempre i principali indiziati. Altri alimenti sono invece troppo poco presenti nelle nostre diete, soprattutto se abbiamo poco tempo per cucinare o siamo costrette a consumare alcuni pasti sul lavoro o in viaggio: frutta, verdura e carboidrati complessi, calcio e vitamina D e acqua devono essere sempre presenti nel nostro quotidiano.
Ma a cosa dobbiamo rinunciare per cominciare a stare meglio? Lo sapete, a noi le rinunce non piacciono. Ci piace però che le nostre Donne decidano di intraprendere un percorso di consapevolezza verso il cibo. Una maggior attenzione dunque a ciò che ci fa stare bene e a ciò che ci crea disturbo non porterà a rinunce e sacrifici, ma ad una naturale eliminazione di tutto ciò che può far peggiorare i sintomi della sindrome premestruale, senza fatica.
Sappiamo ad esempio che la verdura a foglia verde, come spinaci, cicoria, erbette, tarassaco, radicchio contengono ferro e vitamine del gruppo B, fondamentali contro la stanchezza e la ritenzione idrica; la frutta a guscio contiene magnesio e acidi grassi polinsaturi omega-3; i carboidrati complessi sono ricchi di fibre e gli zuccheri vengono assorbiti gradualmente evitando picchi di glicemia e sbalzi d’umore.
Una corretta alimentazione dunque consiste in una serie di buone pratiche e tanta sperimentazione di cibi nuovi e freschi.
Contro la sindrome premestruale l’arma decisiva è il corretto Stile di Vita
Ancora una volta ricerche, studi, ma soprattutto ciò che vediamo ogni giorno nei nostri centri ci dà ragione: ciò che fa la differenza, anche contro la sindrome premestruale, è l’adozione di uno Stile di Vita corretto.
Certo, combattere sedentarietà e obesità fa parte del percorso, ma l’obiettivo è aiutare le nostre Donne a comprendere il valore della salute e dello stare bene nel proprio corpo. Sentirsi bene e sentirsi belle fa parte del percorso, perché la positività che ne deriva migliora l’umore e la voglia di proseguire, mantiene alta la motivazione e rende tutto più facile. Inoltre le Assistenti Figurella sono sempre al fianco delle Donne in ogni momento e in ogni fase.