Patrizia ha una storia particolare. Ex tennista agonistica dall’età di 8 anni, ha abbandonato lo sport a 18 anni per ribellione adolescenziale e problemi al ginocchio. Questo l’ha portata in un lungo periodo di trascuratezza verso se stessa, fino ad avere gravi problemi di Salute che l’hanno costretta a reagire. Da due anni e mezzo frequenta il Centro Figurella di Parma e ha ritrovato non solo la forma fisica, ma anche la serenità e la consapevolezza di sé.
Da atleta agonistica a vita sedentaria: il prezzo dell’abbandono
“Da giovane ero una giocatrice di tennis a livello agonistico, ho iniziato a 8 anni, ho giocato fino a 18 anni” racconta Patrizia. Poi, per ribellione adolescenziale e problemi fisici, ha lasciato completamente l’attività sportiva trasferendosi in un’altra città per l’università.
Il risultato è stato distruttivo: “Sono ingrassata tantissimo perché essendo abituata da bambina a fare attività agonistica, non facendola più anche mangiando allo stesso modo, ho preso molti chili, ma proprio tanti“. Un ciclo vizioso di peso che aumentava e diminuiva stagionalmente, fino al punto di rottura.
Il campanello d’allarme: quando la Salute dice basta
“Ho quasi rischiato di avere un ictus a detta del mio medico e del cardiologo, che mi hanno molto sgridata” – questo è stato il momento decisivo per Patrizia. Una serie di problemi fisici gravi dopo i 40 anni l’hanno costretta a smettere di dire “chi se ne frega, non mi interessa essere sovrappeso”.
Ha provato attività blande, camminate saltuarie, ma “non serviva, non era sufficiente, le palestre non mi sono mai piaciute“. Finché, tramite delle colleghe, ha scoperto il Metodo Figurella.
Figurella: amore a prima vista e risultati concreti
“Mi sono avvicinata a Figurella e me ne sono innamorata subito perché è un ambiente accogliente, ti seguono, si interessano a te, hanno premura di capire quali sono le tue necessità, i tuoi bisogni, le tue paure” racconta Patrizia.
Dopo due anni e mezzo i risultati sono evidenti: “Ho perso tanti chili, tanti centimetri soprattutto, che è molto importante, e riesco a fare i tre piani di scale di casa mia senza avere il fiatone. Non ho più il mal di schiena che avevo, ovviamente anche gli altri problemi cardiaci sono rientrati”.
La lezione più importante: non è questione di peso, ma di centimetri
“La misura ti fa capire il vero calo che tu stai avendo, mentre il peso ti dice se ieri hai mangiato qualcosa che non hai ‘digerito’” continua Patrizia, che grazie alla sua Ottima Frequenza nel Centro Figurella di Parma ha imparato una lezione fondamentale che molte Donne faticano ad accettare: non serve pesarsi ogni giorno e colpevolizzarsi per quell’uscita con le amiche o la torta di compleanno di qualcuno che amiamo (ancora peggio, la nostra); bisogna prendere consapevolezza di quello che si mangia e avere la capacità di accettare che stare in forma non è una questione di sole calorie e alimenti, quanto piuttosto di svolgere regolarmente la Corretta Attività Fisica, che è quella Sostenibile per il nostro corpo, a ogni età.
“Le misure sono sempre inferiori, ogni volta che prendi le misure sono sempre meno. Il peso può salire o scendere per tanti motivi: quello che mangiamo, problemi intestinali, ciclo mestruale” spiega con la saggezza di chi ha vissuto l’ossessione per la bilancia.
Figurella come Salute per corpo e anima
Patrizia ha anche affrontato un intervento chirurgico che l’ha costretta a fermarsi quattro mesi, ma poi si è ripresa gradualmente. “Capisco che sono rimasta la ragazza di prima, quella che non si interessava del sovrappeso perché stava bene con se stessa mentalmente” racconta.
La differenza? Non è estetica, specie con la consapevolezza che la sua storia le ha portato. La differenza vera è “Fare le cose che mi piacciono, con meno peso sul cuore, sui polmoni, sulle gambe, sulla schiena, le faccio più volentieri e anche con meno fatica”.
Il valore della solidarietà femminile
“Per me Figurella è solidarietà” dice Patrizia con convinzione. “A me ha aiutato tanto il fatto di essere tante Donne, ognuna col suo problema, il fatto di vederti lì in quella situazione, sapendo che riuscirai a raggiungere l’obiettivo e quindi lotti insieme”.
La dimensione comunitaria è fondamentale: “A volte torni dal lavoro, sei stanca, sei stressata, vai lì, ti metti nel tuo Lettino, fai i tuoi movimenti e non pensi più a niente“. Negli spogliatoi si crea un clima di supporto reciproco: “Ci si aiuta, ci si dà molta forza”.
Un cambiamento mentale che resta per sempre
“Figurella mi ha cambiato veramente in meglio, anche il modo di vivere tutti i giorni quando scelgo cosa mangiare, quando scelgo un’attività extra in vacanza da fare. Proprio mentalmente mi ha cambiata, lasciando che io restassi me stessa” conclude Patrizia.
Il suo messaggio è chiaro: “Anche chi pensa che possa non essere utile o non essere sufficiente dovrebbe provare, anche per un breve periodo”. Perché Figurella aiuta “tantissimo in questo percorso fisico e anche emotivo“.
Due anni e mezzo dopo: una nuova vita
La storia di Patrizia dimostra che non è mai troppo tardi per prendersi cura di sé. Da ex atleta che aveva abbandonato tutto, ha ritrovato in Figurella non solo la Salute Fisica, ma anche la serenità mentale e la solidarietà femminile.
“Penso che non smetterò più di frequentare Figurella” conclude. E dopo aver rischiato un ictus, questa non è solo una scelta estetica, ma una scelta di vita.
Se ami qualcuno, sai che la prima cosa che desideri per lui/lei è che stia bene. Per questo, durante i Mesi dello Stile di Vita Figurella abbiamo intensificato le informazioni e le comunicazioni relative al peso che la Corretta e Regolare Attività Fisica ha su molteplici aspetti della Salute. Per qualsiasi dubbio o approfondimento, puoi contattare un Centro Figurella vicino a te, ce ne sono oltre 120 in Italia.







