Chi ne soffre sa che si tratta di una convivenza difficile, a tratti invalidante, una compagna di vita invadente che mina molti aspetti della quotidianità. La fibromialgia colpisce quasi 2 milioni di italiani e si manifesta generalmente tra i 25 e i 55 anni. Le donne hanno inoltre più probabilità di sviluppare la fibromialgia rispetto agli uomini. Ma come riconoscerla? Quali sono i segnali? Come combatterla?
Fibromialgia: cos’è? Tutti i dati in Italia
La malattia fibromialgica, è una sindrome dolorosa, presente tra 1% e il 3% della popolazione, con netta predominanza del sesso femminile nel rapporto di 9 a 1.
La malattia Covid-19 ci ha mostrato come nel periodo seguente all’infezione (post Covid), il rischio di sviluppare la fibromialgia è fino a 5 volte più alto che nel resto della popolazione.
Ciò che rende la fibromialgia una condizione ancora più frustrante è l’essere una malattia spesso “invisibile”, che a volte richiede anni per essere diagnosticata, ma può gravemente compromettere la qualità di vita. Purtroppo, la fibromialgia non è ancora riconosciuta come una patologia cronica in Italia, il che significa che i pazienti non hanno diritto a esenzioni per visite, esami e terapie, rendendo la gestione della sindrome molto più complessa. La diagnosi tuttora è prevalentemente clinica e di esclusione, cioè dopo una corretta visita, i sintomi riportati dal paziente rappresentano un importante criterio per definire tale patologia.
L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) dal 1992 che riconosce l’esistenza della fibromialgia e dal 2019, nella sua classificazione internazionale delle malattie, l’ha indicata come sindrome fibromialgica e inclusa alla voce “dolore cronico diffuso”. In Italia l’ISS (Istituto superiore di sanità) l’ha identificata come malattia cronica capace di compromettere lo svolgimento delle comuni e quotidiane attività, ma non rientra, per l’Inps, tra le malattie invalidanti. Qualcosa però si sta muovendo.
Nel 2022 la legge di Bilancio, ha destinato dei fondi allo studio della fibromialgia e alle sue possibili cure. In ultimo a fine Marzo 2023, in un’audizione del Senato alla 10° Commissione, si è parlato della necessità di un riconoscimento istituzionale della Fibromialgia, “vista la grande necessità dei malati e le grosse compromissioni di natura sociale, assistenziale e lavorativa delle persone affette”.
Sintomi della Fibromialgia: dalla diagnosi agli approcci terapeutici
La malattia fibromialgica è una complessa sindrome caratterizzata da un ampio spettro di sintomi, in primis dolore muscoloscheletrico generalizzato (sintomo più rappresentato), seguono variamente rappresentati:
- dolori della sfera cognitiva (fibro-fog),
- disturbi del sonno,
- disturbi della sfera psichiatrica (ansia e depressione soprattutto),
- disturbi gastrointestinali (sindrome del colon irritabile con alvo talora stiptico, talora diarroico, coliti croniche),
- fatigue (importante astenia),
- disturbi della sfera neurologica (cefalea, vertigini, parestesie e disestesie agli arti con sensazioni di formicolio, bruciore e alterazioni della sensibilità, ad esempio…).
Tutti gli organi ed apparati possono essere in qualche modo interessati. Anche fattori genetici ed ambientali possono contribuire allo sviluppo della patologia, anche se ciò è ancora in fase di studio.
“Nonostante sia molto diffusa, la fibromialgia rimane una patologia attualmente caratterizzata da un forte ritardo diagnostico: 4 anni e mezzo è l’attesa media in Italia, per un malato di fibromialgia, per arrivare ad una diagnosi. Questo dato è recentemente emerso a Roma durante una conferenza stampa della SIR (Società Italiana di Reumatologia) con Federfarma Servizi e con ANMAR ODV (associazione nazionale malati reumatici)” ci dice la dottoressa Anna Bollati, medico specializzato in Medicina Termale, diplomata in fitoterapia, agopuntura e omeopatia, dal 2017 direttore sanitario nella sede di Figurella a Milano-Isola/Centrale e dal 2022 direttore sanitario anche della nuova sede Figurella di Milano-Duomo.
Essendo una sindrome, la fibromialgia è caratterizzata da molteplici sintomi, lo specialista preposto alla diagnosi è il reumatologo. Dolore, fatica e conseguentemente umore depresso sono le manifestazioni che più incidono sulla qualità di vita del paziente. L’approccio dovrebbe quindi essere multidisciplinare, multimodale con un trattamento farmacologico sintomatico, una terapia cognitivo comportamentale di accompagnamento. Rimane fondamentale l’educazione del paziente ad accettare la sua condizione, è importante inoltre rimodulare lo stile di vita che deve essere sano. L’attività fisica, correttamente eseguita, è fondamentale.
Come si cura la Fibromialgia? Migliora il tuo Stile di Vita
Alcuni fattori possono peggiorare i sintomi della fibromialgia, rendendo più difficile la gestione della patologia nel lungo termine:
- Stress
- Mancanza di sonno
- Attività fisica assente o eccessiva
- Clima freddo
- Depressione e ansia
- Alimentazione scorretta
- Abuso di alcol e droghe.
È necessario dunque agire su questi fattori, oltre che con un approccio farmacologico, con una correzione dello Stile di Vita. Si potranno ottenere risultati tangibili attraverso alcune regole di base:
- Praticare movimento fisico corretto e regolare
- Adottare un’alimentazione equilibrata, sana e varia,
- Evitare alcol e fumo
- Impostare una corretta igiene del sonno
- Ridurre lo stress ed evitare sforzi eccessivi.
Il Metodo Figurella nella cura della fibromialgia
L’approccio terapeutico alla fibromialgia, abbiamo visto, deve essere multidisciplinare, perché si tratta di una patologia pervasiva che rischia di limitare fortemente le possibilità di chi ne soffre. Ma quando si parla di Stile di Vita sappiamo bene che è difficile riuscire, da sole, a fare cambiamenti importanti su più versanti del nostro vivere quotidiano.
Figurella entra in gioco proprio con questo ruolo: un approccio alla salute a 360 gradi. Come diciamo spesso Figurella ti guida, per mano, verso il benessere. E lo fa attraverso il Metodo Figurella.
“Con l’introduzione dell’attività fisica regolare, osserviamo ogni giorno nelle nostre Signore affette da fibromialgia promettenti risultati in termini di miglioramento della sintomatologia dolorosa, della mobilità articolare, della qualità del sonno e di conseguenza anche dell’ umore, ci dice la dott.ssa Bollati. I consigli sull’igiene di vita dati dalle nostre assistenti sono un ulteriore aiuto alla paziente fibromialgica. Insomma, La nostra attività fisica avvenendo in scarico di peso, col calore fisiologico e in allungamento, fa si che la paziente fibromialgica trovi giovamento. A questo si aggiunge il calore del lettino termoattivo che ha un effetto miorilassante e dunque antalgico (con il calore la muscolatura è meno soggetta a contratture quando si fanno i movimenti); i bagni di ozono hanno poi un effetto indirettamente miorilassante, riattivano la microcircolazione e hanno un impatto sul trofismo osteoarticolare.”
Non sempre è facile nelle prime settimane, quando i dolori ti mettono ko e hai solo voglia di sdraiarti e riposare, ma la tua Assistente Dedicata sarà sempre al tuo fianco per monitorare il tuo percorso e i tuoi miglioramenti e per aiutarti se incontri qualche difficoltà. Dopo qualche tempo la sensazione di benessere e il notevole miglioramento dei dolori è tanto evidente che le nostre Signore non riescono più a farne a meno.
La storia di Ilenia, Assistente Figurella presso il centro di Lodi, è davvero esemplare. Figurella l’ha salvata quando ormai a causa della fibromialgia non riusciva quasi più a muoversi. Oggi è tornata a fare tutto e accompagna altre Donne come lei a ritrovare salute, indipendenza e gioia. Vuoi leggere la sua storia?
Vuoi tornare a muoverti con la stessa spensieratezza di prima e dimenticare dolori e malesseri? Inizia dal tuo Stile di Vita. Cerca il centro Figurella più vicino a te.