La tiroide, piccola ghiandola a farfalla posta nella parte anteriore del collo, ha un ruolo importantissimo nella salute della donna. Ed è spesso accusata ingiustamente, oppure ignorata. Molto spesso pensiamo che la tiroide sia causa di aumento o diminuzione di peso, ma non sempre è così. E non sempre un problema o una disfunzione tiroidea sono ineluttabili.
Tiroide: cos’è e perché è importante
La tiroide svolge un ruolo vitale nel regolare il metabolismo del corpo umano. Questa ghiandola produce gli ormoni tiroidei, tra cui la tiroxina (T4) e la triiodotironina (T3), che hanno l’arduo compito di controllare la velocità con cui il corpo utilizza l’energia.
La tiroide agisce quindi come il regolatore del motore del nostro corpo, influenzando il metabolismo, la temperatura corporea, la frequenza cardiaca, il ciclo mestruale e persino il nostro umore. Quando la tiroide funziona correttamente, produce una quantità adeguata di ormoni per sostenere il normale funzionamento di queste funzioni vitali.
L’alimentazione svolge un ruolo fondamentale nella salute della tiroide, ghiandola che ha bisogno di iodio per funzionare al meglio e che risente pesantemente di una sua carenza. L’assunzione di iodio è dunque essenziale per la produzione di ormoni tiroidei. Alimenti ricchi di iodio, come alghe marine, pesce, crostacei e latticini, possono sostenere la funzione tiroidea ottimale. D’altra parte, alcuni alimenti, come la soia e le crucifere (cavoli, broccoli, cavolfiori), possono interferire con la funzione tiroidea se consumati in eccesso. È importante mantenere un equilibrio nella dieta e consultare un professionista medico o un nutrizionista per determinare le quantità appropriate di iodio e altri nutrienti essenziali per la salute tiroidea.
Disfunzioni della tiroide e patologie
Le disfunzioni tiroidee sono molto comuni e possono avere un impatto significativo sulla salute generale. Quelle principali sono quattro.
- Ipotiroidismo (ridotta funzione tiroidea, con scarsa produzione di ormoni): è una malattia, spesso autoimmune, che colpisce circa l’8% delle donne e il 2% degli uomini. I sintomi principali dell’ipotiroidismo sono: astenia, senso di freddo, cute secca, perdita di capelli, difficoltà di concentrazione, stipsi, aumento di peso, gonfiore al viso, edemi e, nella donna, alterazioni del ciclo.
- Ipertiroidismo (eccessiva attività tiroidea con eccessiva produzione di ormoni): è meno frequente dell’ipotiroidismo e colpisce il 2-3% delle donne e lo 0,2-0,3% degli uomini. I sintomi dell’ipertiroidismo sono ansia, irritabilità, intolleranza al caldo, eccessiva sudorazione, palpitazioni, astenia, perdita di peso non voluta, dissenteria, tachicardia, aritmie, tremori e, nella donna, alterazioni del ciclo.
- Tiroidite cronica autoimmune: è la causa principale dell’ipotiroidismo e può essere presente anche quando la tiroide produce una quantità sufficiente di ormoni. Questa malattia colpisce circa il 10% delle donne e il 2% degli uomini.
- Noduli tiroidei: sono presenti circa nel 5% degli adulti in forma di nodulo palpabile, ma la percentuale salirebbe al 30% se ognuno eseguisse un’ecografia tiroidea. Nella maggior parte dei casi, i noduli tiroidei sono benigni; essi vanno comunque controllati, in genere con l’ecografia, talvolta con l’ago aspirato o con la scintigrafia tiroidea, al fine di stabilire se richiedano una terapia.
Disfunzione tiroide: le donne sono più a rischio
Esistono numerosi studi e dati sulle patologie e le disfunzioni della tiroide nella popolazione femminile europea, dai quali è possibile dedurre che le donne sono colpite 5-10 volte più rispetto agli uomini.
Ad esempio, l’ipotiroidismo autoimmune di Hashimoto, una malattia in cui il sistema immunitario attacca la tiroide, è notevolmente più comune nelle donne (5-15% delle donne, rispetto all’1-5% degli uomini). I dati sulla prevalenza delle patologie tiroidee nelle donne europee possono variare da paese a paese, ma ci sono studi epidemiologici che hanno valutato la prevalenza di queste condizioni in diverse regioni.
La tiroide è molto importante per la donna durante tutto l’arco della sua vita, perché una cattiva funzione di questa ghiandola può alterare il ciclo, rendendolo irregolare e talvolta emorragico, può ridurre la fertilità, aumentare l’abortività e mettere a rischio lo sviluppo fetale. Inoltre, le donne sono più suscettibili alle alterazioni tiroidee che possono verificarsi durante la gravidanza. La tiroide svolge un ruolo cruciale nello sviluppo del feto e l’equilibrio degli ormoni tiroidei è fondamentale per una gravidanza sana. Disturbi come l’ipotiroidismo durante la gravidanza possono influire sulla salute della madre e del bambino.
La tiroide può creare dei problemi anche nella fase post partum, perché, se una donna è affetta da tiroidite autoimmune, durante la gravidanza questa patologia rimarrà sopita, ma dopo il parto si potrebbe verificare una riattivazione del sistema immunitario con forme di ipotiroidismo o ipertiroidismo.
Secondo uno studio recente, citato in un articolo dell’Istituto Humanitas San Pio X, le disfunzioni tiroidee non vengono diagnosticate nel 70% circa delle donne e rappresentano una delle più comuni cause di aborto spontaneo.
Ipotiroidismo: è la causa dell’aumento di peso?
Il nesso tra la tiroide e l’aumento di peso è complesso e può essere influenzato da diverse condizioni tiroidee.
Quando la tiroide è iperattiva e produce eccessivi ormoni tiroidei (ipertiroidismo), può accelerare il metabolismo, portando a una maggiore velocità con cui il corpo brucia calorie. In alcuni casi, questo può causare una perdita di peso nonostante un aumento dell’appetito.
D’altro canto, quando la tiroide è ipoattiva e produce una quantità insufficiente di ormoni tiroidei (ipotiroidismo), il metabolismo rallenta. Un metabolismo più lento può rendere più difficile per il corpo bruciare calorie in modo efficiente, e questo può contribuire a un aumento di peso o una difficoltà nel perdere peso nonostante una dieta adeguata e il movimento fisico.
Tuttavia, è importante sottolineare che l’aumento di peso o la difficoltà a perderlo non sono necessariamente correlati alla tiroide in tutti i casi. I pazienti con ipotiroidismo grave possono presentare sovrappeso, ma questo non si riscontra di regola nell’ipotiroidismo lieve, molto più frequente. D’altro canto i pazienti obesi possono presentare alterazioni modeste degli esami di funzione tiroidea, che vanno correttamente inquadrati dall’endocrinologo.
Esistono molti altri fattori che possono influenzare il peso, come l’alimentazione, lo Stile di Vita, l’attività fisica, le abitudini alimentari, il metabolismo basale, l’equilibrio energetico complessivo e la genetica.
Se si sospetta un problema alla tiroide come causa dell’aumento di peso o della difficoltà a perderlo, è consigliabile in prima battuta consultare un medico endocrinologo per una valutazione accurata. L’esame clinico, insieme a specifici esami del sangue per valutare i livelli degli ormoni tiroidei, può aiutare a determinare se ci sia un problema tiroideo sottostante e guidare il trattamento adeguato.
Uno Stile di Vita corretto per prevenire e combattere i problemi alla tiroide
Uno Stile di Vita corretto può svolgere un ruolo significativo nella prevenzione e nella riduzione dei problemi alla tiroide. Ecco alcune linee guida per uno Stile di Vita sano che possono aiutare a mantenere la salute della tiroide:
- Fai Movimento Fisico corretto. Il movimento fisico regolare è importante per mantenere un peso sano e stimolare il metabolismo.
- Scegli un’alimentazione equilibrata. Una dieta sana ed equilibrata è fondamentale per la salute della tiroide. Assicurati di includere cibi ricchi di iodio, come pesce, alghe marine, latticini e uova, poiché lo iodio è un nutriente essenziale per la produzione degli ormoni tiroidei. Inoltre, consuma frutta, verdura, cereali integrali e proteine magre per fornire al corpo una gamma completa di nutrienti.
- Evita carenze di nutrienti. Oltre all’iodio, altri nutrienti come selenio, zinco e vitamina D sono importanti per la salute della tiroide. Includi alimenti ricchi di questi nutrienti nella tua dieta o considera l’assunzione di integratori se necessario, sotto la supervisione di un medico.
- Impara a gestire lo stress. Lo stress cronico può influire negativamente sulla funzione tiroidea o essere accentuato da eventuali disfunzioni. Trova modi sani per gestire lo stress, come praticare attività rilassanti come lo yoga, la meditazione o fare passeggiate nella natura. Anche dormire a sufficienza è importante per ridurre lo stress e supportare il benessere generale.
- Fai prevenzione. Sottoponiti a controlli periodici della tiroide per rilevare eventuali anomalie precoci. Consulta il tuo medico regolarmente e segui le sue raccomandazioni per gli esami diagnostici appropriati, come l’analisi del sangue per valutare i livelli degli ormoni tiroidei.
- Evita l’automedicazione. Non assumere integratori o farmaci che promettono di migliorare la funzione tiroidea senza consulenza medica. È importante ottenere una diagnosi accurata e seguire un trattamento adeguato prescritto da un professionista sanitario.
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