Quante volte diciamo “sì” solo per paura di restare indietro? Quante serate accettiamo, impegni prendiamo, attività aggiungiamo al calendario non perché ci rendano davvero felici, ma perché temiamo di essere tagliate fuori, di sembrare meno interessanti, di perdere un’opportunità che tutti gli altri stanno vivendo?
Questa paura ha un nome: FOMO, acronimo di Fear Of Missing Out, la paura di essere “rimaste fuori”. È quella sensazione che ci fa scorrere ossessivamente i social, confrontare la nostra vita con quella degli altri, sentirci inadeguate davanti alle foto perfette, alle vacanze da sogno, ai corpi scolpiti che ci ricordano quanto non stiamo facendo abbastanza.
Ma c’è un’altra possibilità. Si chiama JOMO, Joy Of Missing Out: la gioia di restare fuori. Non per chiudersi al mondo, ma per scegliere consapevolmente dove mettere la propria energia, per dire “no” con serenità e “sì” solo a ciò che ci fa stare davvero bene. Nel proprio corpo, nella propria mente, nella propria vita.
Ed è proprio da qui che parte il vero Benessere.
Quando dire “sì” diventa un obbligo
La FOMO è figlia del nostro tempo. I social network ci hanno abituate a una comparazione sociale artefatta e continua: vediamo solo i momenti migliori degli altri, le loro vittorie, i loro successi. Ma come sottolinea la Dott.ssa Carolina Guerra in Enjoy Living, «la bellezza che appare sui social non è la realtà, è una selezione accurata di ciò che vogliamo proiettare verso gli altri».
Secondo una ricerca dell’Università di Oxford guidata da Andrew Przybylski (2013), la FOMO è strettamente correlata a livelli elevati di ansia, insoddisfazione e uso compulsivo dei social media. Chi ne soffre tende a monitorare costantemente cosa fanno gli altri, a sentire che la propria vita non basta mai, a vivere con il fiato sospeso tra un post e l’altro.
Il problema non è l’evento in sé – quella festa, quella vacanza, quel corso di yoga – ma il significato che gli attribuiamo. Se penso che non partecipare a quella festa significhi essere meno amata, meno desiderabile, meno “viva”, allora non sto vivendo la mia vita: sto inseguendo quella degli altri.
Lo sapevi che… secondo una ricerca del 2018 (Dhir et al.), le Donne sono più vulnerabili alla FOMO rispetto agli uomini, soprattutto in relazione all’immagine corporea e ai ruoli sociali. La pressione a “essere presenti ovunque” si intreccia con la pressione a “essere perfette in tutto”.
Il coraggio di fermarsi: la scoperta della JOMO
La JOMO è il contrario della FOMO. Non è isolamento, ma presenza consapevole. Non è rinuncia, ma scelta. È la capacità di dire “no grazie” senza sensi di colpa, di restare a casa con un libro invece che a una cena che non ti interessa, di dedicare tempo a te stessa senza sentirti in colpa.
«La gioia del “restare fuori” – spiega la Dott.ssa Guerra – è in realtà la gioia di voler essere dentro a qualche cosa d’altro, che si è scelto con consapevolezza». È l’orgoglio di avere una stella polare interna, non esterna. È il privilegio di costruire la propria narrazione, invece di rincorrere quella degli altri.
La ricerca scientifica ci dice che la mindfulness, l’autocompassione e la consapevolezza di sé riducono l’ansia sociale e migliorano il Benessere psicologico (Neff, 2011). Quando impariamo ad ascoltarci davvero – i nostri bisogni, i nostri limiti, i nostri desideri autentici – smettiamo di vivere in funzione dello sguardo degli altri.
E qui entra in gioco anche il corpo. Perché il corpo non mente. Se siamo stanche, il corpo ce lo dice. Se abbiamo bisogno di fermarci, il corpo ce lo chiede. Se stiamo vivendo una vita che non ci appartiene, il corpo ci manda segnali: tensione, affaticamento, malessere.
Le ricerche scientifiche: ansia, confronto e Benessere psicologico
Non serve essere psicologhe per capire che vivere nell’ansia da prestazione fa male. Ma la scienza ce lo conferma con chiarezza.
Uno studio del 2020 (Verduyn et al.) ha dimostrato che l’uso passivo dei social media – quello in cui scorriamo senza interagire, confrontando la nostra vita con quella degli altri – aumenta significativamente i livelli di depressione e insoddisfazione. Al contrario, un uso attivo e consapevole (ad esempio, per mantenere relazioni autentiche) può avere effetti neutri o persino positivi.
L’OMS stima che una Donna su quattro in Europa conviva con sintomi di stress, ansia o alterazioni dell’umore, segnali sempre più diffusi che meritano ascolto e cura. Molti di questi disturbi sono alimentati dal paragone sociale, dalla pressione a “fare tutto” e dalla difficoltà a mettere confini sani nelle proprie giornate.
La buona notizia? Si può imparare. Si può imparare a rallentare, a scegliere, a dire no. Si può imparare a rimettere se stesse al centro, senza egoismo ma con Salute.
Figurella e il “dire sì a sé stesse”: come nasce il vero Stile di Vita
In Figurella, da oltre 40 anni, accompagniamo le Donne in un percorso che non riguarda solo il corpo, ma l’intera persona. Perché il dimagrimento che fa bene non è una questione di chili persi, ma di equilibrio ritrovato.
Ogni Donna che entra in un Centro Figurella porta con sé una storia. Spesso è una storia di “sì” detti agli altri: alla famiglia, al lavoro, ai figli, ai genitori anziani. E di “no” detti a se stessa: no al tempo per muoversi, no alla cura del proprio corpo, no al diritto di fermarsi.
Il Metodo Figurella parte da una consapevolezza semplice ma potente: prendersi cura di sé non è egoismo, è Prevenzione. È Salute. È la base per poter continuare a prendersi cura degli altri, senza svuotarsi.
Come scrive la Dott.ssa Guerra, «saper scegliere non significa solo dire sì o no, ma significa molto di più perché è il modo con cui costruiamo la nostra identità». Ogni Seduta in Figurella è un “sì” a te stessa. Ogni volta che scegli di venire, stai scegliendo la tua Salute, il tuo Benessere, il tuo tempo.
E le Assistenti Figurella sono lì proprio per questo: per ricordarti che hai il diritto di mettere te stessa al primo posto, per aiutarti a trovare la costanza quando la motivazione vacilla, per accompagnarti verso uno Stile di Vita che non sia un peso, ma una gioia.
La scienza conferma: Figurella migliora anche ansia e depressione
Non è solo una sensazione. È scienza validata.
Uno studio condotto presso i Centri Figurella e presentato al Congresso Internazionale di Psicologia (Pucci & Guerra, 2025) ha dimostrato che tre mesi di Movimento Fisico Corretto e Regolare secondo il Metodo Figurella producono miglioramenti significativi non solo sulla Salute Fisica, ma anche sul Benessere psicologico.
Le 72 Donne che hanno partecipato alla Ricerca (età media 46 anni) hanno mostrato:
- Riduzione significativa dei livelli di depressione;
- Miglioramento dell’ansia;
- Diminuzione dello stress percepito;
- Miglioramento delle funzioni cognitive, in particolare delle funzioni esecutive (quelle che ci permettono di organizzare, pianificare e gestire le emozioni).
Questo significa che quando scegli Figurella, non stai solo lavorando sul corpo: stai prendendoti cura anche della tua mente. Il Movimento Fisico Adeguato, svolto con costanza e accompagnamento personalizzato, riduce l’ansia da prestazione, alleggerisce il peso della depressione e ti aiuta a recuperare chiarezza mentale.
Le conclusioni dello studio sottolineano come questi risultati evidenzino il valore di programmi di Attività Fisica personalizzati, Strutturati e Assistiti per la promozione della Salute a 360 gradi: fisica, cognitiva e psicologica.
In altre parole: muovere il corpo significa anche liberare la mente. E quando la mente si libera dall’ansia del confronto, dalla paura di non essere abbastanza, dallo stress di dover essere sempre presenti ovunque… ecco che si apre lo spazio per la vera JOMO. Per la gioia di scegliere te stessa.
Ascoltare il corpo, scegliere la serenità. Ci sei prima TU
Il corpo sa. Sa quando sei stanca. Sa quando hai bisogno di muoverti. Sa quando stai vivendo una vita che non ti appartiene.
In Figurella, il Movimento Fisico Corretto e Regolare non è una punizione, non è un obbligo: è un atto di ascolto. Tre volte alla settimana, per meno di un’ora, ti prendi cura del tuo corpo in modo dolce, progressivo, personalizzato. Nel Lettino Termoattivo, guidata dalle Assistenti, riattivi la circolazione, tonifichi i muscoli, riduci la ritenzione. E soprattutto: ti riconnetti con te stessa.
Perché quando il corpo sta bene, anche la mente respira. Quando ti muovi con regolarità, riduci l’ansia, migliori l’umore, dormi meglio. Quando scegli la Sana Alimentazione – non come dieta punitiva, ma come nutrimento consapevole – ti senti più leggera, più energica, più presente.
Questo è la vera JOMO: la gioia di scegliere il Benessere, non l’apparenza. La gioia di guardarti allo specchio e riconoscerti. La gioia di dire “no” a ciò che ti svuota e “sì” a ciò che ti riempie davvero.
Ci sei prima tu
Il tema del 2025 per Figurella è proprio questo: Ci sei prima tu. Non per egoismo, ma per Salute. Non per escludere gli altri, ma per includere finalmente te stessa.
Se ti sei riconosciuta in queste righe, se vivi nell’ansia da prestazione, se ti senti in colpa ogni volta che dici “no”, se confronti il tuo corpo con quello delle altre senza mai sentirti abbastanza… forse è il momento di fermarti. Di respirare. Di scegliere.
Il Metodo Figurella è qui per te. Non per trasformarti in qualcun’altra, ma per aiutarti a ritrovare te stessa. Nel tuo corpo, nella tua Salute, nella tua vita.
Scopri il Centro Figurella più vicino a te e prenota una consulenza gratuita. Perché il primo “sì” che meriti di dire è quello a te stessa.
Riferimenti scientifici:
- Przybylski et al., 2013: Fear of Missing Out (FOMO) e uso dei social media
- Dhir et al., 2018: FOMO, genere e immagine corporea
- Neff, 2011: autocompassione e benessere psicologico
- Verduyn et al., 2020: uso passivo dei social e depressione
- Pucci & Guerra, 2025: Moving brains and bodies – effetti del Metodo Figurella su salute fisica, cognitiva e psicologica (International Congress Global Frontiers in Psychological Research)
- OMS: dati su stress e salute mentale femminile in Europa